La strada di Cesare
La zona geografica che ora si chiama Ténarèze prende il nome da una strada presente in epoca preromana.
Univa la Spagna a Bordeaux attraversando i Pirenei a Port-du-Plan e passando per Lupiac dove si divideva in due rami: il primo dirigeva verso la valle della Garonna e l’altro verso Sos, allora piccola capitale dei Sotiati.
Era la via preferita per la quasi totale assenza di ponti, quindi esente dal pagamento di balzelli per il transito.
La sua lunghezza era considerevole: quasi 200 chilometri.
In sintesi il territorio della Ténarèze costituisce lo spartiacque fra il bacino dell’Adour, a sud-ovest e quello della Garonne, a nord-est; la strada correva generalmente sulla costa delle colline e non era lastricata.
I centri più importanti sono situati nei dipartimenti del Gers e del Lot-et-Garonne. Sono Aignan, Cassaigne, Castelnau-d’Auzan, Castera-Verduzan, Caussens, Condom, Fourcès, Gondrin, Lagraulet-du-Gers, Larroque-sur-l’Osse, Lavardac, Lupiac, Mézin, Montréal-du-Gers, Nérac, Sainte-Maure-de-Peyriac, Sos, Valence-sur-Baïse, Vic-Fezensac.
Secondo alcuni autori il nome Ténarèze deriverebbe dal latino: Iter Caesaris, strada di Cesare.
Considerando le ridotte dimensioni dei fiumi e l’abilità dei romani nella costruzione dei ponti, non possiamo essere certi che questa ipotesi sia assolutamente veritiera.
Sicuramente era il percorso che garantiva lo spostamento in occasione delle piene e questo la rendeva importante per l’utilizzo commerciale e per le operazioni militari.
Peraltro la costruzione delle strade era un vezzo tipicamente romano.
La prassi era radere al suolo la città e ricostruirla secondo i criteri del vincitore: mura, acquedotti, foro, circo, templi, terme, vie di comunicazione efficienti e ovviamente ponti.